Antônio de Sant'Ana Galvão, noto come Fra Galvão nasce nel 1739 a Guaratinguetà (stato di São Paulo in Brasile) in un ambiente familiare profondamente cristiano. Il padre, Antônio Galvão de França, un immigrante portoghese e capitano maggiore della città, apparteneva al Terz'Ordine Francescano. Sua madre, Isabel Leite de Barros, era figlia di fazendeiros (proprietari terrieri) e pronipote del famoso bandeirante (esploratore) Fernão Dias Paes, il "cacciatore di smeraldi".
Antônio visse, con i suoi dieci fratelli e sorelle, in una casa grande e lussuosa, in quanto i suoi genitori godevano di prestigio sociale e d'influenza politica. Il padre, volendo impartire al figlio una formazione umana e culturale, conforme alle loro possibilità economiche, all'età di tredici anni lo mandò al collegio di Belém, dei Padri gesuiti, a Bahia, dove si trovava già suo fratello José. Là fece grandi progressi negli studi e nella pratica cristiana, dal 1752 al 1756.
Voleva diventare gesuita, ma a causa della persecuzione contro l'Ordine, voluta dal Marchese di Pombal, suo padre gli consigliò di entrare nell'Ordine francescano che aveva un convento a Taubaté, non lontano da Guaratinguetá. Così, all'età di 21 anni entrò nel noviziato del villaggio di Macacu, a Rio de Janeiro; lì si distinse per la sua compassione e per le sue virtù.
Il 16 aprile 1761 emise i voti solenni e, l'anno seguente, l'11 luglio 1762 fu ordinato sacerdote nonostante la giovane età.
Fu poi inviato al convento di S. Francesco a São Paulo per perfezionare gli studi di filosofia e di teologia ed esercitarsi nell'apostolato. Terminati gli studi fu nominato predicatore, confessore dei laici e portinaio del convento, compito considerato molto importante per il contatto con le persone e l'apostolato che ne consegue.
Nel 1769-70 fu designato confessore di un "Recolhimento" di pie donne, le "Recolhidas de Santa Teresa", a São Paulo.
In questo "Recolhimento" incontrò Suor Helena Maria do Espírito Santo, religiosa dall'intensa vita di preghiera e dal grande spirito di penitenza, che affermava di avere visioni in cui Gesù le chiedeva di fondare un nuovo Recolhimento. Fra Galvão, ascoltando anche il parere di persone sagge e illustri, ritenne tali visioni credibili.
Il 2 febbraio 1774 fu ufficialmente fondato il nuovo "Recolhimento de Nossa Senhora da Conceiçao da Divina Providencia" con Fra Galvão come suo fondatore.
Il "Recolhimento" inizialmente non era una casa religiosa, bensì una casa di ritiro, dove si riunivano ragazze pie e timorate di Dio per vivere come religiose, senza emettere i voti. Questo fu un espediente di quel momento storico, dato che era stato emanato un veto governativo dal Marchese di Pombal circa le nuove fondazioni e le nuove consacrazioni religiose.
Il 23 febbraio 1775 muore, quasi improvvisamente, Suor Helena e Fra Galvão si trovò ad essere l'unico sostegno delle "Recolhidas". Svolse il suo compito con umiltà e grande prudenza.
Per il grande numero di vocazioni fu necessaria una nuova costruzione che terminò nel 1788, seguita dalla costruzione della chiesa (1788-1802), inaugurata il 15 agosto 1802. Fra Galvão fu architetto, direttore dei lavori e anche muratore.
L'opera, oggi Monastero della Luce, è stata dichiarata, nel 1988, "patrimonio culturale dell'umanità" dall'UNESCO.
Nel 1811, su richiesta del Vescovo di São Paulo, Fra Galvão fondò il "Recolhimento di Santa Chiara" a Sorocaba, dove rimase per undici mesi per orientare la nuova fondazione e comunità.
Con il passare del tempo la salute di Fra Galvão divenne malferma; ottenne, perciò, il permesso di lasciare il convento francescano e di abitare stabilmente presso il Recolhimento, che era la sua opera.
Muore il 23 dicembre 1822, verso le dieci del mattino, confortato dai sacramenti e assistito dal Padre guardiano e dai confratelli. I suoi resti mortali, su richiesta delle suore e del popolo, furono inumati nella chiesa del "Recolhimento da Luz".
Antônio de Sant'Ana Galvão è stato beatificato da San Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyta, 1978-2005), il 25 ottobre 1998, in Piazza S. Pietro, e canonizzato da Papa Benedetto XVI l'11 maggio 2007, in occasione del suo viaggio apostolico in Brasile.
Significato del nome Antonio : "nato prima" o "che fa fronte ai suoi avversari" (greco).
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