Feb 22
B. Maria di Gesù (Émilie) D'Oultremont, fond. (1818-1878)
Maria di Gesù, al secolo Émilie d'Oultremont de Warfus nasce l'11 ottobre 1818 a Wégimont, presso Liegi, da genitori che appartengono ambedue alla nobiltà belga. Con i suoi due fratelli riceve una solida formazione in tutti i campi e un'eccellente educazione morale e religiosa. 
Nonostante che Émilie si senta orientata verso una vita di consacrazione a Dio (che tuttavia non le appare chiara), rispettosa della volontà dei genitori, acconsentì di sposare un giovane dotato di qualità spirituali e religiose, Victor van der Linden, barone d'Hooghvorst; il matrimonio fu celebrato il 19 ottobre 1837 a Liegi.
Rispettando totalmente le aspirazioni religiose della sua sposa, Victor ne riceve pure una felice influenza. I quattro figli (Adrien, Edmond, Olympe, Marguerite) crescono in un sereno e gioioso ambiente familiare, turbato solo dalla prematura morte di Victor, dopo diversi mesi di malattia, il 10 agosto 1847. 

Questo periodo è segnato per Émilie dalla preoccupazione di scoprire la via che il Signore le prepara, senza tuttavia arrecare nessun pregiudizio all'adempimento dei suoi doveri: si dedica completamente ai suoi figli, a molti poveri e malati e a diverse opere diocesane.
Per disporsi con maggiore libertà a discernere la volontà di Dio su di lei, Émilie decide, nel corso del 1854, di stabilirsi a Parigi.
L'8 dicembre di quello stesso anno, mentre il Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878), in S. Pietro a Roma, promulga il dogma dell'Immacolata Concezione, Émilie è favorita da una manifestazione e comunicazione mariale assolutamente decisiva. La Santa Vergine le fa comprendere un "desiderio del suo cuore": vedersi sostituire presso il Figlio suo, troppo spesso offeso e misconosciuto, consacrarsi a lui esprimendogli quella "delicatezza di amore che si trova nel cuore di una madre".


Consigliata dai Padri gesuiti Petit e Studer, attualizza l'ispirazione divina di fondare un nuovo Istituto religioso: la "Società di Maria Riparatrice". Iniziata a Parigi, sarà presto accolta nella diocesi di Strasburgo da Monsignor André Raess. La data del 1° maggio 1857 segna l'avvio ufficiale dell'Istituto, con la Vestizione di Madre Maria di Gesù (tale il nome che Émilie prenderà da quel momento) e delle sue prime dieci compagne.
Gli anni seguenti sono contrassegnati da diverse fondazioni. Significativa quella in Maduré (India) - terza casa dell'Istituto - dove sette Riparatrici sono inviate missionarie nel 1859, seguita da altre a La Riunione e nell'Isola di Mauritius. Nello stesso tempo, in Europa, fioriscono nuovi centri a Tolosa, Londra, Tournai, Liegi. A Roma la fondatrice vuole stabilire la casa generalizia, la cui apertura avverrà nel 1865.


Un pellegrinaggio a Loyola, nel maggio 1860, è particolarmente importante nella vita di Madre Maria di Gesù, quasi una conferma della via intrapresa, sotto "la protezione di sant'Ignazio, il vero Padre della sua anima". Totalmente docile alle direttive ascetiche del P. Paolo Ginhac, Maria di Gesù unisce a un'orazione indiscutibilmente mistica, straordinarie mortificazioni ed un'attività instancabile.
Risale sempre di questo periodo (2 luglio 1862) una celebre lettera della fondatrice sullo spirito che deve animare le religiose della Congregazione. Una "summa" di pensieri scaturiti dal cuore, un invito dinamico a fissare lo sguardo su Maria per apprendere da lei il cammino "tipico" di una Riparatrice.
«Nessuno meglio di Maria - aveva detto altrove - può meglio formarci ad amare nostro Signore, perché nessuno meglio di lei ha compreso il Cuore di Dio e il cuore dell'uomo... e lei ci domanda di essere sue "Compagne di dedizione, di riparazione, di adorazione e di amore"». Com'è ovvio, prove non potevano mancare a Maria di Gesù nella sua vita spirituale, come nelle sue relazioni familiari e nella sua attività di fondatrice; per circa sei anni, queste assumono dimensioni di estrema acutezza e continuità.


Il 23 gennaio 1867, Marguerite d'Hooghvorst, entrata sette anni prima nella Congregazione con il nome di Marie di Santa Giuliana, muore per tubercolosi. La sua sorella maggiore, Olympe, anche lei religiosa, Maria di San Victor, si ammala gravemente e quasi sfiora la morte. Pur potendo ancora per diversi anni realizzare un lavoro considerevole e di gran valore, sarà sempre malata, e morirà il 14 dicembre 1872, a ventinove anni.
Maria di Gesù affronta così un abbandono spirituale radicale, per il quale, nonostante la sua innegabile dedizione, il P. Ginhac non riesce più a darle un valido aiuto.
Questa terribile notte, porta talvolta quasi alla disperazione la superiora generale, che tuttavia rimane molto attiva. Si segnalano in quel periodo nuove fondazioni: Wexford, Nantes, Le Mans, Bruxelles, Liesse, Pau, Siviglia, Cordova.


Il 23 dicembre 1873, Maria di Gesù arriva a Roma, quando i Gesuiti hanno dovuto lasciare la città per l'ostilità del governo. Ha perciò ragione di pensare che sarebbe stata più che mai isolata. Pochi giorni dopo, ascoltando una conferenza sull'Immacolata Concezione, data dal Superiore generale dei Resurrezionisti, P. Pierre Semenenko, ritrova improvvisamente la gioia spirituale della quale era stata privata così a lungo. La vita mistica di Maria di Gesù, per quasi quattro anni, conosce un notevole progresso. Accetta con pazienza altre prove e difficoltà di vario genere: lutti familiari, salute sempre più malferma, separazione di alcune comunità. 
Un'ultima sofferenza, Maria di Gesù la vivrà in seno al suo consiglio, per atteggiamenti di incomprensione di alcune religiose nei confronti del P. Semenenko, alimentati dal timore ingiustificato che la sua influenza avrebbe condotto la Congregazione fuori dal solco ignaziano. Mentre si trova di passaggio a Firenze, in casa del figlio Adrien, aspettando di proseguire per il Belgio, le sue ultime capacità di resistenza cedono. 
È così che, poco prima di mezzogiorno, il 22 febbraio 1878, spira serenamente. È sepolta nella chiesa di Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi a Roma.


San Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyta, 1978-2005) le ha attribuito il titolo di Venerabile il 23 dicembre 1993e quello di Beata il 12 ottobre 1997, in Piazza San Pietro a Roma.


@Evangelizo