Mar 13
B. Dulce (Maria Rita), «Madre Teresa brasiliana» (1914-1992)
Dulce, al secolo: Maria Rita Lopes Pontes de Souza Brito, nasce il 26 maggio 1914 a São Salvador de Bahia (Brasile). Aveva sei anni quando sua madre morì e le zie si incaricarono della sua educazione. A 13 anni una di loro la portò a conoscere le zone più povere della sua città, fatto che risvegliò in lei una grande sensibilità. 

 


A 18 anni entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio. I primi voti nel 1934 a vent'anni; sceglie di chiamarsi Dulce come sua madre.


Una delle ispirazioni per il discernimento della sua vocazione fu la vita di S. Teresa del Bambino Gesù: "Per quanto amore abbia nel mio piccolo cuore, è poco per un Dio così grande", scriveva suor Dulce quando entrò in convento. "Su esempio di Santa Teresina, penso che devono essere graditi al Bambino Gesù tutti i piccoli atti d'amore, per quanto piccoli possano essere".


I suoi piccoli atti d'amore si tradussero in grandi opere sociali. 


A soli 22 anni, fondò il primo movimento cristiano operaio di Salvador, l'Unione Operaia S. Francesco e il Circolo Operaio di Bahia, la cui finalità era la diffusione delle cooperative, la promozione culturale e sociale degli operai e la difesa dei loro diritti.


Iniziò poi ad accogliere persone malate in case abbandonate in un'isola di Salvador da Bahia. In seguito furono sfrattate, e la religiosa trasferì la struttura di accoglienza in un ex mercato del pesce, ma il Comune la costrinse ad abbandonare quel luogo.


 


L'unico posto in cui poteva accogliere più di 70 persone che avevano bisogno di assistenza medica era il pollaio del convento in cui viveva, che si trasformò rapidamente in un ospedale improvvisato. Iniziò così la storia di un'altra delle sue fondazioni: l'Ospedale S. Antonio, che venne inaugurato ufficialmente nel maggio 1959, con 150 posti letto, dando la nascita all'Associazione Opere Sociali di Suor Dulce (Obras Sociais Irmã Dulce, OSID) considerata una delle istituzioni filantropiche più considerevoli al mondo: oltre 2300 collaboratori e 600 volontari in Brasile e altrove. Inoltre l'Ospedale S. Antonio diventa, negli anni, il centro di un polo sanitario, educativo e sociale tra i più importanti del Paese.


 


Negli ultimi 30 anni di vita, la salute di suor Dulce era molto debilitata. Aveva solo il 30% della capacità respiratoria. Nel 1990 iniziò a peggiorare; per 16 mesi restò ricoverata in ospedale dove, nel 1991, ricevette la visita del Beato Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyta, 1978-2005), con il quale aveva avuto un'udienza privata nel 1980.


Venne poi trasferita al convento di S. Antonio, dove muore il 13 marzo 1992. Migliaia di persone in condizioni di estrema povertà si riunirono per darle l'ultimo saluto.


 


In seguito, il suo corpo è stato trasferito nella chiesa dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio, dove si è scoperto che era rimasto incorrotto in modo naturale.


Il miracolo per la sua beatificazione è avvenuto nel 2001, quando Cláudia Cristiane Santos, che oggi ha 42 anni, è sopravvissuta a un'emorragia incontrollabile dopo aver partorito. L'emorragia non si fermava nonostante fosse stata sottoposta a tre interventi.


I medici avevano perso ogni speranza, ma quando i suoi familiari chiesero l'intercessione di suor Dulce, in una catena di preghiera guidata da padre José Almí de Menezes, l'emorragia si fermò immediatamente.


Questo fatto è stato la conferma di una vita virtuosa, centrata sulla preghiera e sulla carità, partendo dalle cose più piccole : "L'amore supera tutti gli ostacoli, tutti i sacrifici".


 


Suor Dulce è stata beatificata il 22 maggio 2011 a São Salvador de Bahia (Brasile) dal Card. Geraldo Majella Agnelo, rappresentante del Papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger, 2005-2013).


@Evangelizo