Fu cappellano di Matatlán, Jalisco, per 26 anni dove diffuse la carità del suo ministero in quella cappellania, mostrandosi a tutti un padre affettuoso, confortandoli con il suo zelo e la sua povertà, il suo spirito di sacrificio, la sua pietà e la sua sapienza.
Fu vigliaccamente tradito da un suo vecchio compagno, che aveva tante volte aiutato; e denunciato al capo di Zapotlanejo il piccolo paese dove esercitava il suo ministero sacerdotale.
Il 18 giugno 1927 fu incarcerato mentre si recava in una fattoria per celebrare la Messa e messo in un luogo sporco e maltrattato, finché il 21 giugno 1927 fu preso di notte e condotto nel cimitero di Zapotlanejo per l'esecuzione.
La cosa non fu facile, cercarono di impiccarlo ma non vi riuscirono; il capo degli aguzzini, allora, ordinò di sparargli, ma un soldato riconobbe in padre José Isabel Flores Varela, il sacerdote che l'aveva battezzato pertanto si rifiutò, il capo infuriato uccise il soldato.
Misteriosamente le altre armi non spararono contro il sacerdote inceppandosi; allora uno degli assassini tirato fuori un coltello, tagliò la gola all'eroico martire.
Fonti principali: santiebeati.it; vatican.va ("RIV./gpm").
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