Marcos Criado nasce ad Andújar, in Spagna, il 25 aprile 1522. D'ingegno precoce si distinse, ancora bambino, fra i suoi condiscepoli, specialmente nell'imparare la dottrina cristiana. 

Nel 1536 abbracciò l'Ordine Trinitario nella città natale, dove compì anche gli studi filosofici e teologici. Ordinato sacerdote, esercitò il sacro ministero della parola ad Andújar, a Jaén e a Ubeda. L'ubbidienza lo destinò, poi, missionario della diocesi di Guadix e della regione limitrofa, roccaforte dei musulmani.

Il suo zelo per la gloria di Dio e per la salute delle anime fu instancabile. Dopo una breve sosta a La Peza, in qualità di cappellano, percorse a piedi, solo e fra mille pericoli, i paesi e villaggi delle aspre alture dell'Alpujarras, ovunque confortando i deboli nella fede, correggendo i costumi, infervorando i buoni, smascherando e confondendo i perversi. 
A La Peza fu schiaffeggiato, vilipeso e percosso; sulla Sierra de los Filabres fu, per due giorni, legato ad un albero; a Cadiar si sottrasse al furore dei suoi nemici facendosi calare in una sporta dalla finestra del suo ospite. Abhencota, uno dei più feroci capi mori, lo fece legare alla coda di un cavallo e trascinare per dieci leghe.

Scoppiata la rivolta dei mori dell'Alpujarras, Marcos Criado fu la prima vittima. Condotto, tra percosse ed insulti, poco lontano da La Peza, fu legato a una quercia, dove rimase tre giorni, cantando inni e pregando Iddio per i suoi assassini. 
Muore, infine, lapidato il 25 settembre 1569. La Peza venera in lui il suo patrono, l'Alpujarras il suo apostolo, l'Ordine Trinitario uno dei suoi più autentici figli.

Il suo culto ab immemorabili fu solennemente confermato da Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci, 1878-1903) il 24 luglio 1899.

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