Oct 02
Santa Jeanne-Émilie de Villeneuve Religiosa e fondatrice de “Suore dell’Immacolata concezione"

Jeanne-Émilie de Villeneuve, chiamata Émilie de Villeneuve, nasce a Toulouse (sud-ovest della Francia), il 9 marzo 1811, terza figia del Marchese Louis de Villeneuve e di Rosalie d'Avessens.
Cresce al castello d'Hauterive (Tarn) dove suo padre, grande proprietario terriero, dà lavoro a numerose persone nella sua nuova industria della lavorazione del cuoio.
Dai suoi genitori, Émilie riceve valori profondi. Ma la prova segna prematuramente e profondamente la sua vita: la malattia e la morte della mamma, alla giovane età di 14 anni. Tre anni dopo, muore sua sorella Octavie. Suo padre, ex marinaio, manifesta un solido senso sociale. Crea un corso di apprendimento per giovani, una società di mutuo soccorso…


Émilie diventa la padrona di casa al castello d'Hauterive. La sua amica Coraly de Gaïx, sua confidente, la descrive come una persona solitaria e generosa verso le persone bisognose. Adolescente, Émilie assume l'abitudine di affidare alla Madonna, le sue gioie, le sue pene, le sue scelte… ecc. Maria diventa la sua Compagna e la sua confidente. La passione d'Émilie è l'amore per Dio e per i più poveri. Émilie vuole essere con i poveri, gli ammalati, i carcerati, le prostitute e dimostrare loro che Dio li ama. Per lei, le elemosine non bastano, la carità nemmeno. Lei vuole essere con loro in relazione di parità, rendere loro la dignità di esseri umani all'esempio di Gesù Salvatore.
Lascia suo padre nel 1836 per fondare una congregazione: "E' per Dio che vi lascio, voglio servire i poveri!".


L'8 dicembre 1836 fonda, con altre due ragazze, la Congregazione delle "Suore dell'Immacolata Concezione", soprannominate 'suore blu' a causa dell'abito blu, che indossano.
Perchè Suore dell'Immacolata Concezione? Émilie, in seguito alla morte della mamma, ha preso l'abitudine di affidare le sue gioie, le sue pene, le sue scelte a Maria che è diventata la sua compagna di viaggio.


La prima comunità si stabilisce in una piccola casa, senza confort, a Castres. Attente alle necessità dei più poveri che le circondano, esse accolgono ragazze bisognose e rese tali dalla miseria che regnava all'inizio dell'era industriale, occupandosi pure dei carcerati. Rapidamente, esse aprono una seconda comunità dove le suore sono incaricate dell'educazione dei bambini, del catechismo e delle cure ai malati. Tutte le comunità, agli inizi, avranno questa tripla missione.
Émilie desidera andare là dove Gesù non è conosciuto, nè amato. Nel 1848, invia alcune suore in Sénégal. Questa partenza si compie dopo molte peripezie e trattative con il Padre Libermann della Congregazione dello Spirito Santo (spiritani).
Pazientemente, le Suore imparano a conoscere la popolazione, la cultura, la lingua. L'anno seguente, esse partono in Gambia ed in Gabon (1849). Malgrado la distanza, Émilie, che rimane in Francia, mantiene uno stretto legame con le sue Suore attraverso una regolare corrispondenza epistolare.


Nel 1853, Émilie sceglie di non essere più superiora generale. Muore di colèra il 2 ottobre 1854, dopo aver offerto la sua vita perché l'epidemia, che aveva colpito Castres, si arresti.


L'espansione della Congregazione continua dopo la sua morte: in Spagna (1903), en America Latina (1904-1905), in Brasile, in Guinea-Bissau, a Haïti e in Italia (1904), in Argentina (1905), in Paraguay (1939), in Senegal e in Uruguay (1957), in Messico (1982), in Burkina Faso e nella Repubblica democratica del Congo (1990), in Venezuela (1996), nelle Filippine (1997) etc. 


Il 17 dicembre 2007 Papa Benedetto XVI (Joseph Aloisius Ratzinger, 2005-2013) ha decretato l'autenticità di un miracolo attribuito all'intercessione di Jeanne-Émilie de Villeneuve: il rito di beatificazione, presieduto dall'arcivescovo Angelo Amato S.D.B., è stato celebrato a Castres il 5 luglio 2009. Dopo il riconoscimento di un secondo miracolo, è stata proclamata Santa da Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio, 2013-) il 17 maggio 2015.


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