Mar 21
B. Miguel Gómez Loza, martire in Messico (1888-1928)

Miguel Gómez Loza nasce a Tepatitlán, Jalisco, l'11 agosto 1888. 


Figlio di contadini, fin da bambino si occupò di sua madre, rimasta vedova, nel modesto paese di Paredones. Nutrì però sempre il desiderio di superare se stesso nel campo della scienza e delle virtù. Fin da giovane fu un promotore instancabile della dottrina sociale della Chiesa. Insieme al suo grande amico Anacleto González Flores, nelle file dell'Associazione Cattolica della Gioventù Messicana (ACJM), di Guadalajara trovò l'ambiente adatto alla sua formazione religiosa e morale e al suo anelito apostolico. 


Affrontando mille difficoltà, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza, perseverando nei suoi studi fino a ottenere la laurea. Uomo coraggioso, dalle convinzioni profonde, nulla lo spaventava nei suoi propositi sapendo che erano giusti, leciti e dovuti. Per difendere i diritti dei bisognosi, fu arrestato cinquantanove volte, e molte altre malmenato. 


Nel 1922 contrasse matrimonio con María Guadalupe Sánchez Barragán: ebbero tre figli. Nel 1927, durante la persecuzione religiosa, Miguel si unì alla Lega in Difesa della Libertà Religiosa, utilizzando tutti i mezzi pacifici consentiti per resistere agli attacchi dello Stato alla libertà di credo. Per difendere la libertà e la giustizia, accettò la nomina di Governatore di Jalisco, conferitogli dai cattolici della resistenza. Perseguitato dalle forze federali, fu infine catturato e fucilato presso Atotonilco il 21 marzo 1928.


 


Miguel Gómez Loza è stato beatificato il 20 novembre 2005 insieme ad altri 12 martiri (cfr elenco completo sottostante).


A nome del Papa, fu incaricato di presiedere la celebrazione, tenutasi nello Stadio Jalisco di Guadalajara (Messico), il Card. portoghese José Saraiva Martìns, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.


 


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