Zygmunt Gorazdowski, secondo di sette figli, nasce il 1° novembre 1845 a Sanok (la città più importante del sud-est della Polonia quasi al confine con l'Ucraina) in una famiglia nella quale i principi della religione cattolica erano rispettati e tenuti in alta considerazione.
Sin dalla prima infanzia, pur essendo gravemente ammalato (tubercolosi, allora incurabile), sempre desiderò aiutare le persone che vivevano situazioni di sofferenza e di dolore. Dopo aver terminato il ginnasio, intraprese gli studi di giurisprudenza all'Università di Lviv (Leopoli, Ucraina). Avvertendo tuttavia la vocazione al sacerdozio, interruppe gli studi al secondo anno ed entrò nel seminario superiore di Leopoli. Qui la malattia si aggravò al punto che dopo gli studi di teologia, dovette fermarsi per due anni per intraprendere un'energica cura, con la rassegnata fiducia in Dio. Inaspettatamente egli migliorò, tanto quanto bastò affinché potesse ricevere l'ordinazione sacerdotale il 21 luglio 1871.
Per i primi 6 anni svolse il suo ministero sacerdotale come vicario o amministratore a Tartakow, Wojnilow, Bukaczowce, Grod Jagelonski e Zydaczow. Fin da allora si fece conoscere per il particolare carisma nella donazione pastorale e caritativa. E così, durante l'imperversare di un'epidemia di colera a Wojnilow, dimentico di sé, si prodigò per gli ammalati, mettendo, ad esempio, di sua mano i morti nella bara, nonostante il grande pericolo di contagio. Sempre nei primi anni di sacerdozio, nella cura per la crescita spirituale dei fedeli a lui affidati, scrisse e pubblicò il "Catechismo per il popolo" e i "Consigli per i giovani". Pubblicò, in merito, diversi altri articoli ed organizzò tutta una serie di iniziative apostoliche per i poveri ed i sofferenti.
A partire dal 1877 diede vita, a Leopoli, ad una meravigliosa attività spirituale e caritativa, lavorando per lunghissimo tempo, circa 40 anni, nella parrocchia di S. Nicola. In questo periodo, accanto all'attività pastorale svolse, in molte scuole, anche quella catechistica e si impegnò anche come editore e redattore. Pubblicò diverse edizioni del "Catechismo", preparò e pubblicò i "Principi e norme di educazione" per genitori ed educatori, insieme a svariati altri testi a contenuto religioso e sociale.
Fondò l'"Associazione Bonus Pastor" per i sacerdoti. Quello che destava soprattutto meraviglia era la sua attività caritativa. Il suo ardore sacerdotale e l'eroico amore verso il prossimo, specie se povero e sofferente, fecero si che Gorazdowski, con non comune zelo pastorale ed apostolico, assumesse, continuamente, nuove iniziative a favore dei bisognosi.
In qualità di segretario dell'"Istituto dei cristiani poveri" fondò a Leopoli una serie di opere di cristiana misericordia, quali: la "Casa del volontariato" per i bisognosi, una "Cucina popolare" a carattere economico, un "Ricovero" per ammalati incurabili e convalescenti, il "Convitto di San Giosafat" per studenti poveri del Seminario pedagogico, una "Casa del Bambino Gesù", per ragazze madri e neonati abbandonati (salvò circa 3.000 bambini e moltissime madri), la "Scuola Cattolica di San Giuseppe" polacco - tedesca.
Don Zygmunt operò inoltre nell'"Associazione di Santa Salomea", volta ad aiutare le vedove povere ed i loro bambini e nell'"Associazione delle Sarte Povere". Fu anche uno dei fondatori della "Lega delle Associazioni" e degli "Istituti di Beneficenza della Galizia" che riuniva e dirigeva le attività delle varie opere della misericordia cristiana.
Per gestire la maggior parte delle opere di beneficenza da lui istituite, il 17 febbraio 1884, diede vita alla Congregazione delle "Suore Józefitki (di S. Giuseppe)".
Congregazione che, seguendo fedelmente, fino ad oggi, la linea del carisma del suo Fondatore, dirige una serie di istituzioni educative nel campo catechistico ed educativo, prestando altresì servizio ad ammalati, sofferenti e poveri in otto paesi del mondo.
Don Zygmunt muore a Leopoli, in concetto di santità, il 1° gennaio 1920, rimanendo nel ricordo dei fedeli di Leopoli come apostolo della divina misericordia. Allora si disse di lui che: "era l'occhio del cieco, la gamba dell'infermo, il padre dei poveri, il Sacerdote dei senzatetto".
Don Zygmunt Gorazdowski è stato beatificato il 26 giugno 2001, nella stessa Leopoli, durante la visita apostolica in Ucraina di San Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyta, 1978-2005) e canonizzato da Papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger, 2005-2013), nella sua prima cerimonia di canonizzazione, il 23 ottobre 2005 in Piazza San Pietro.
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