Mar 18
B. Celestina della Madre di Dio, fondatrice (1848-1925)

Celestina della Madre di Dio, al secolo Maria Anna Donati, nasce il 26 ottobre 1848 a Marradi (FI) ultima di sei figli; fu battezzata il giorno dopo nella chiesa di San Lorenzo. 


Viveva in un ambiente spiritualmente, culturalmente e socialmente adeguato. Ma giovinezza, salute, intelligenza, simpatia, e un patrimonio economico non trascurabile (il padre era un magistrato del Granducato di Toscana), a lei non bastavano.


 


Cercava in se stessa, attorno a sé, finché ad innamorarla totalmente di Dio incontrò a Firenze mons. Celestino Zini, eminente religioso scolopio, valido direttore spirituale di anime, che le indicò il volto umano e appassionato di Gesù. 


 


Tuttavia, fu solo quando aveva 41 anni che, superate le difficoltà che le venivano dal padre, nel 1889, con altre quattro sue compagne, poté realizzare il progetto a cui si sentiva chiamata da Dio: consacrarsi totalmente al Signore e dedicarsi al servizio delle bambine più povere e bisognose di cure. Seguendo gli ideali educativi e la spiritualità di S. Giuseppe Calasanzio, chiamò la nuova aggregazione di donne che si erano unite attorno a lei "Figlie povere di San Giuseppe Calasanzio", che oggi tutti chiamano semplicemente Calasanziane, con il compito di prendersi cura delle figlie e poi anche dei figli dei detenuti.


L'istituto ricevette l'approvazione definitiva da S. Pio X (Giuseppe Melchiorre Sarto, 1903-1914) il 18 dicembre 1911 e le sue costituzioni vennero approvate da Pp Benedetto XV (Giacomo della Chiesa, 1914-1922) il 28 febbraio 1920.


 


Da allora il cammino di Celestina Donati è stato lungo: partito da Firenze, dopo scambi di consigli con i Padri Scolopi e con l'avvocato Bartolo Longo (beatificato il 26 ottobre 1980), che già si occupava dei figli dei detenuti a Pompei, varie case furono aperte in Italia e una anche a Roma, dopo un'udienza incoraggiante con Pp Pio XI (Ambrogio Damiano Achille Ratti, 1922-1939). Eminenti personalità religiose e laiche aiutarono suor Celestina ovunque vi era una casa delle Suore calasanziane. 


 


La Fondatrice muore a Firenze il 18 marzo 1925 senza veder nascere personalmente le nuove missioni di Salvador Bahia in Brasile, di Carei in Romania, di Tola in Nicaragua, dove si è poi esteso l'Istituto. La sede generalizia è a Firenze. 


 


Suor Celestina della Madre di Dio è stata proclamata beata nella Cattedrale di Firenze (S. Maria del Fiore), il 30 marzo 2008, dal card. José Saraiva Martìns, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, in rappresentanza di Papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger, 2005-2013). Alla cerimonia era presente l'arcivescovo del capoluogo toscano, il card. Ennio Antonelli.


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